La storia di questo particolare must-have dell’abbigliamento maschile inizia alla fine del XIX secolo, quando un americano di nome John E Brooks visitò l’Inghilterra e, mentre guardava una partita di polo, notò che i colletti dei giocatori – decisamente voluminosi, come dettato dalla moda dell’epoca e dalle regole del gioco – erano fissate alle loro magliette per evitare che svolazzassero durante l’incontro e che quindi ostacolassero la loro vista.
Impressionato dall’elegante arco indotto dai bottoni, portò l’idea all’azienda di suo nonno e nel 1896 Brooks Brothers introdusse la camicia button-down nel mondo dell’abbigliamento maschile. Ancora oggi le camicie di Brooks Brothers portano l’orgogliosa dicitura “The Original Polo Shirt”.
Anche i giocatori di tennis propensero subito per lo stesso vantaggio stilistico di cui avevano goduto i giocatori di polo del secolo precedente, ma fu un uomo italiano con una reputazione potentissima nel mondo a far si che la camicia button-down divenisse davvero popolare. Gianni Agnelli infatti era solito indossare la camicia button-down abbinandola rigorosamente ad abiti e cravatte ma senza abbottonare i colletti, creando così look formali dall’aspetto casual. Vengono definite nuove regole dell’abbigliamento dressy maschile.






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